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Questo sito è dedicato alla vita avventurosa della principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso.

Cristina nacque nel 1808 e visse nel pieno del Risorgimento italiano, ebbe contatti con tutti i maggiori protagonisti dell’epoca e sovvenzionò insurrezioni. Nel 1838 ebbe una figlia e si separò molto presto dal marito Belgiojoso. Organizzò un battaglione a Napoli per contribuire alle Cinque Giornate di Milano, diresse gli ospedali a Roma durante gli scontri del 1849, corrispose con Carlo Alberto e con Napoleone III; tenne salotti a Parigi con ospiti illustri e le furono attribuiti flirts con poeti, storici e musicisti; si avventurò da sola in Oriente dove organizzò una comunità agricola partendo dal nulla. Nel 1855 tornò a Locate, alle porte di Milano, dove aveva costruito asili, scuole e modernizzato il paese, portando il paese ad un livello sociale molto al di sopra della situazione tipica di quel periodo.

Da molti anni faccio ricerche ed accumulo documenti. Mi sembra giusto condividerne alcuni, in modo che possano essere utili a chi la vuole conoscere meglio.

Per una piccola biografia di Cristina cliccate qui ed andate in giro per il sito.

Sandro Fortunati
sandro@cristinabelgiojoso.it

P.S. Se volete sapere perché ho fatto questo sito, cliccate qui

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Arrivo di Cristina a Milano – 7 aprile 1848

By In Prima Pagina, Le sue lettere, Thierry

Locate , 7 aprile 1848

Caro fratello,

Sono arrivata a Locate da due giorni e ieri ho fatto il mio ingresso a Milano, nella mia libera città di Milano. Posso chiamarlo veramente il mio ingresso, come vedrai. Dovevo entrare dalla Porta Romana e, a pochi passi da lì, sono stata raggiunta da un deputato dello stato maggiore e un deputato della guardia nazionale. Sono scesa dalla carrozza e, offrendo il braccio a uno di questi signori, seguita dai miei volontari napoletani, mi sono avvicinata alla barriera. Lì mi attendeva un deputato del governo provvisorio.

Mi ha fatto una paternale al quale ho risposto; poi abbiamo proseguito il nostro cammino, seguiti e preceduti dalla guardia nazionale di tutti i quartieri e accolti dalle grida di gioia dell’intera popolazione. Siamo così arrivati fino al palazzo del governo dove i membri del governo provvisorio sono venuti incontro a me fino al cortile del palazzo. Arrivata in cima, il popolo mi ha chiamato al balcone due volte, e ogni volta c’erano trasporti di gioia, grida, lancio di cappelli in aria, applausi, un entusiasmo tale che mai il popolo milanese ha mostrato qualcosa di simile. Non sono mai stata così commossa, amico mio, e la giornata di ieri mi ha ricompensato ampiamente di tutti i disagi che ho subito finora per il mio liberalismo. Tutti, compresi i membri del governo provvisorio, mi spingono ad andare a stabilirmi a Milano, per esercitare un’influenza benefica, e è quello che farò già domani. Tanta soddisfazione personale non è priva di una certa preoccupazione patriottica.

Lo spirito repubblicano è potente in Lombardia e temo che C. A… (Carlo Alberto, ndr), con la sua lentezza, abbia giocato la carta più bella del mondo. Lavorerò per lui, cioè per l’unità e la forza del mio paese; ma temo di essere sconfitta e non voglio rischiare troppo, perché non voglio perdere la fiducia del mio paese ad ogni costo. Gli Austriaci tengono ancora Mantova, Verona e Peschiera, ma qui non li temiamo più. E tu, che fai, amico mio? Se vuoi seguire il consiglio che ti ho dato nella mia ultima lettera, scrivimi una parola e verrò a prenderti per riportarti qui. In caso contrario, non lascerò Milano finché tutto non sarà finito. Addio, caro fratello, mille e mille affetti.

Cristina.

Ultimi articoli del sito

Intelligenza artificiale

By evidenza, La galleria, news

Non potevo esimermi dal “giocare” con la potenza dell’intelligenza artificiale.
Certamente non possiamo fare un salto nel tempo e vedere il vero viso di Cristina ma possiamo però cercare di approssimarlo al meglio, a partire dai suoi ritratti.
Ecco qui sotto un esempio fatto al fianco degli originali del Lehmann , di Hayez e di Chiappori.

Lascio a voi il giudizio..

 

Anadolu’da Bir Devrimci Prenses – Di Zeynep Oral / Biografia in lingua turca

By biografie, evidenza, news

La principessa Cristina Trivulzio Belgiojoso è una donna che lottò per la libertà della donna, l’unità, l’integrità e l’indipendenza del Paese nell’Italia del 1800, indipendentemente dalla sua identità “nobile” e dal suo ordine patriarcale. Trascorre la sua vita in esilio e lotta per il bene dei suoi ideali, che chiama “la mia ragione di vita”, ma non si arrende mai. Sostiene i suoi compagni fino all’ultimo centesimo, pubblica articoli e distribuisce volantini. L’Anatolia accoglie la principessa Cristina, rifugiatasi nell’impero ottomano negli anni in cui l’oppressione nel suo paese raggiungeva l’apice. Trova pace nella fattoria da lui fondata a Safranbolu, che chiama “casa”.

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New York Daily Tribune 1850-1853- Lettere di un’esule

By altri_articoli, evidenza, I suoi articoli, news
Alcuni anni fa ho ritrovato diverse lettere inedite di Cristina pubblicate negli anni 1850-1853 sul New York Daily (e Weekly) Tribune.

Le lettere trattavano di politica internazionale, della cultura turca e delle avventure di Cristina in queste terre così lontane dalla sua Lombardia.
Anche se simili nel contenuto sono differenti dalle storie pubblicate nella Revue des deux Mondes dal 1855 al 1858.
Nei primi mesi del 2011 sulla rivista “Storia in Lombardia” ne e’ stata pubblicata una selezione. («Memorie di un esule». Gli articoli di Cristina di Belgiojoso su un giornale americano.”)

In questo articolo promettevo di pubblicare la traduzione ma purtroppo il tempo è passato e la cosa non è mai stata fatta. Visto che ancora non sono state pubblicate da nessuno, anche se con un ritardo notevole, provvedo a pubblicarle.

Qui sotto trovate l’introduzione alla pubblicazione della serie di lettere di Cristina sul giornale americano e più in basso la lista ( non ancora completa) e la mia trascrizione.

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“La Démocratie pacifique”, 6 maggio 1849

By altri_articoli, evidenza
Roma, 25 aprile 1849

Caro Signore,

I repubblicani di Francia e d’Italia si batteranno gli uni contro gli altri, o riusciranno a trovare un accordo?
È possibile che la Francia ritrovi il suo ardore bellico solo per cause ingiuste, e non sentiremo, almeno dalla Francia, una di quelle proteste eclatanti che fanno riflettere anche coloro i cui spiriti sono turbati dall’ebbrezza reazionaria? Personalmente, non posso credere che l’espansione di Civitavecchia sia diretta contro la repubblica romana. Il generale Oudinot non è forse un uomo onesto, e se avesse accettato una missione del genere, ci si presenterebbe con meno di 6000 uomini? Si attaccherebbe senza una dichiarazione preventiva, senza proporre condizioni né stabilire un ultimatum? Read More

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