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Barbiera riguardo al dipinto del Lehmann

By 31 Agosto 2016Settembre 9th, 2016Estratti

Raffaello Barbiera ed il ritratto di Cristina del Lehmann :

“Buon amico della principessa era il pittore Gérard …

Il Gérard entrava nel salotto della principessa Belgiojoso accompagnato da un pittore, tedesco di nome e di nascita, ma francese per elezione : Enrico Lehmann. Il Delacroix d’Italia, Francesco Hayez, principe della scuola romantica fra noi, ritrasse un giorno Cristina Belgiojoso in un ritratto,mirabile per raro vallre artistico, ma punto rassomigliante. Il vero, il sovrano ritratto della principessa è quello dipinto da Enrico Lehmann, a olio, grande al vero, e la cui fofografia fregia la prima pagina di questo libro. Il Lehmann depose su quella tela due tinte dominanti: il bruno e il bianco; ma quale impressione profonda desta quel ritratto nell’animo di chi lo contempla!

“Qui contempla ce front bien fait pour un musée Dans ces grands yeux pensifs reviendra lire encor, Tant cette belle femme est gravement posée Sur son escabelle à clous d’or. D’aussi beaux cheveux noirs, couronnés d’une tresse, Eurent-elles jamais bandeau plus opulent, Ces muses qu’on voyait, au doux pays de Grèce Fouler les vallons, d’un pied blanc ?”

Così un poeta francese, Augusto Desplaces, descriveva quel ritratto in rima, mentre il Balzac della caricatura, Gavarni, lo rifaceva grottescamente i prosa su un periodico: la caustica prosa del suo lapis immortale.

Quando il ritratto della principessa apparve esposto al Louvre, gran folla lo ammirò. Non è uno dei tanti ritratti; è una biografia, è la visione della principessa.

Cristina Belgiojoso è seduta sul ricco sgabello, di cui parla il poeta. Ha una larga veste bianca, dalle rigide pieghe, che le ricadono dalle spalle avvolgendola quasi in un peplo di sacerdotessa druidica. il volto ovale, incorniciato dai capelli neri, lisci, pallido d’un pallor di morte, è rivolto a noi: e quei due grandi neri occhi sembra che vogliano scrutarci, per istrappare il nostro segreto. Quel ritratto ora è a Milano [ siamo nel 1902, ora è invece del marchese Dal Pozzo d’Annone ]. Nel rosso salotto della marchesa Luigia Visconti d’Aragona ( colei che la principessa chiamava teneramente sorella) quel ritratto ora illumina tutta una parete col suo chiaror di fantasma dominatore.

Enrico Lehmann è famoso per altri ritratti:di Liszt, di madama d’Agoult, della moglie d’Arséne Houssaye, di Alfonso Karr. Nel 1852, fu incaricato di decorare la sala delle feste all’Hotel de Ville a Parigi; ed egli ebbe l’eroico coraggio d’eseguirvi in soli dieci mesi cinquantasei composizioni! Negl’incendi della Comune, quelle pitture furon divorate dal fuoco coll’intero palazzo.

( Tratto dal libro “La principessa Belgiojoso” del 1902, di Raffaello Barbiera )

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