Questo sito è dedicato alla vita avventurosa della principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso.

Cristina nacque nel 1808 e visse nel pieno del Risorgimento italiano, ebbe contatti con tutti i maggiori protagonisti dell’epoca e sovvenzionò insurrezioni. Nel 1838 ebbe una figlia e si separò molto presto dal marito Belgiojoso. Organizzò un battaglione a Napoli per contribuire alle Cinque Giornate di Milano, diresse gli ospedali a Roma durante gli scontri del 1849, corrispose con Carlo Alberto e con Napoleone III; tenne salotti a Parigi con ospiti illustri e le furono attribuiti flirts con poeti, storici e musicisti; si avventurò da sola in Oriente dove organizzò una comunità agricola partendo dal nulla. Nel 1855 tornò a Locate, alle porte di Milano, dove aveva costruito asili, scuole e modernizzato il paese, portando il paese ad un livello sociale molto al di sopra della situazione tipica di quel periodo.

Da molti anni faccio ricerche ed accumulo documenti. Mi sembra giusto condividerne alcuni, in modo che possano essere utili a chi la vuole conoscere meglio.

Per una piccola biografia di Cristina cliccate qui ed andate in giro per il sito.

Sandro Fortunati

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Ultimi articoli

Carteggi di Cristina

By Approfondimenti

Le lettere sono una delle fonti principali per la conoscenza di un personaggio storico.

Purtroppo la corrispondenza della principessa non è mai stata completamente raccolta anche se sono stati fatti diversi articoli ed alcune pubblicazioni relative ad un paio di amici. Da parecchi anni sto lavorando ad un indice ed alla trascrizione di tutte le lettere citate nei libri e delle altre ancora inedite. Read More

Barbiera riguardo al dipinto del Lehmann

By Estratti

Raffaello Barbiera ed il ritratto di Cristina del Lehmann :

“Buon amico della principessa era il pittore Gérard …

Il Gérard entrava nel salotto della principessa Belgiojoso accompagnato da un pittore, tedesco di nome e di nascita, ma francese per elezione : Enrico Lehmann. Il Delacroix d’Italia, Francesco Hayez, principe della scuola romantica fra noi, ritrasse un giorno Cristina Belgiojoso in un ritratto,mirabile per raro vallre artistico, ma punto rassomigliante. Il vero, il sovrano ritratto della principessa è quello dipinto da Enrico Lehmann, a olio, grande al vero, e la cui fofografia fregia la prima pagina di questo libro. Il Lehmann depose su quella tela due tinte dominanti: il bruno e il bianco; ma quale impressione profonda desta quel ritratto nell’animo di chi lo contempla! Read More

Via de Bossi 1, Milano

By I luoghi
Pianta città di Milano Antonio Vallardi - 1863

Pianta città di Milano
Antonio Vallardi – 1863

A pochi metri dal Duomo di Milano.
Per stare vicino a sua figlia, prese un appartamento nel palazzo del genero.
L’abitò per diversi anni intervallando i suoi soggiorni con Locate e Blevio. E’ in questo appartamento che morì il 5 luglio 1871.

Le informazioni non sono chiare riguardo al fatto che Cristina abitasse nel palazzo ora diventato il N. 4 o effettivamente nel palazzo Trotti al N. 1, come indicato nella cartina qui a fianco. Nel secondo caso, il palazzo non esiste più.

Il biografo Raffaello Barbiera indica come “casa numero 1 di via de’ Bossi, presso quella che già appartenne a Francesco Sforza”, per cui indicherebbe in realtà il N.4. Anche la scheda del palazzo presso i sistemi culturali della Regione Lombardia lo indica come ultima abitazione di Cristina.

Al N. 4 infatti c’è l’antico palazzo Barbò ( o dei Bossi, o Ex banco Mediceo) , donato nel 1463 da Francesco Sforza a Cosimo de medici che lo destinò a sede del Banco omonimo. Nella seconda metà dell’ottocento fu staccato il portale ora visibile in una sala del Castello Sforzesco.

D’altra parte, dalle carte di famiglia Trotti risulta una planimetria in cui viene indicato il “caseggiato posto tra la via Bossi e la via Clerici di Ragion del Sig. Marchese Trotti” per cui esattamente dove indicato dalla mappa del 1863 riportata qui sopra. Personalmente penso che sia proprio questo il palazzo dove Cristina abitò e morì.

L’Asia minore

By I luoghi

Vista odierna del terreno agricolo di Çakmakoğlu da est a ovest. L’insediamento visto di fronte è il villaggio di Kuzyaka (Kuzköy). Ringrazio Murat Babuçoğlu e Orhan Özdil per la foto.

Dopo la fuga da Roma del 1849, si e’ ritirata per quasi cinque anni nel suo possedimento a Ciaq Maq Oglou, nel mezzo della Turchia. Durante questo periodo ha fatto un viaggio avventuroso fino a Gerusalemme e ritorno, narrato in molti racconti e libri da lei pubblicati in Francia ed in America.

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Locate Triulzi ( Milano)

By I luoghi
Disegno di Luigi Bisi - 1840

Disegno di Giuseppe Bisi – 1840

Locate è dove tornata quando si sentiva fragile e dove le hanno dedicato parte del nome. Questo è il paese a lei più caro, nonostante i suoi numerosi viaggi. Questa era la sua casa, qui c’era la sua gente, e qui infatti si è voluta far seppellire.

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