16 aprile 1852

16 [ aprile 1852] Venerdì

Il male allo stomaco mi è passato, ma mi sento debole- Vado dal Patriarca per presentargli mia figlia che desidero far Cresimare e Communicare. Non pare così affettato, come daprima ;  si direbbe un uomo composto di dignità, e di affabilità; che non sapendo mescolare insieme queste due qualità, ne riveste ora l’una e ora l’altra; le transizioni sono un poco repentine- Mi dice di andare dalle Suore che istruiranno mia figlia: quando sarà preparata si confesserà dal curato ed egli le darà la Communione, e la Cresima-Dopo di questa visita andiamo dal nostro vecchietto deputato Latino- Ivi incontriamo gli altri di nostra comitiva, e andiamo a visitare: 1o luogo ove S.Pietro fu messo in prigione: 2o l’ospedale fondato da S.ta Elena: 3o il tribunale dei Turchi :4o il muro del tempio su di cui piangono gli Ebrei ogni Venerdì : 5o il sito ov’era il ponte che univa la bassa all’alta Città- è giunta l’ora d’andare al convento Armeno, secondo l’appuntamento preso col Patriarca onde vedere certi libri, manoscritti, ed addobbi di chiesa. Il Patriarca è occupato dice; ci fa aspettare, ci manda un vescovo, che dice di dover andare a Vespro, e ci promette di farci sapere quando potrebbe mostrarci queste ricchezze – Diciamo ad Alepson che non ci chiamerebbe mai , e che non vuol mostrarci niente-

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