Questo sito è dedicato alla vita avventurosa della principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso.

Cristina nacque nel 1808 e visse nel pieno del Risorgimento italiano; ebbe contatti con tutti i maggiori protagonisti dell’epoca e sovvenzionò insurrezioni. Nel 1838 ebbe una figlia e si separò molto presto dal marito Emilio Belgiojoso. Organizzò un battaglione a Napoli per contribuire alle Cinque Giornate di Milano; diresse gli ospedali a Roma durante gli scontri del 1849; corrispose con Carlo Alberto e con Napoleone III; tenne salotti a Parigi con ospiti illustri e le furono attribuiti flirts con poeti, storici e musicisti; si avventurò da sola in Oriente dove organizzò una comunità agricola partendo dal nulla. Nel 1855 tornò a Locate, alle porte di Milano, dove aveva costruito asili, scuole e modernizzato il paese, portandolo ad un livello sociale al di sopra della normalità  di quel periodo.

Da molti anni faccio ricerche ed accumulo documenti. Mi sembra giusto condividerne alcuni, in modo che possano essere utili a chi la vuole conoscere meglio.

Per una piccola biografia di Cristina cliccate qui ed andate in giro per il sito.

Sandro Fortunati
sandro@cristinabelgiojoso.it

P.S. Se volete sapere perché ho fatto questo sito, cliccate qui

Personaggi

Luoghi

Archivio

Galleria

In evidenza

Diario di viaggio – Prima parte

By evidenza, In Prima Pagina
Diario di viaggio –

Da Costantinopoli ( oggi Istambul) al possedimento di Ciaq Maq Ogloù

Dal 29 settembre 1850 all’8 maggio 1852 Cristina scrisse un diario, durante il suo soggiorno turco.

Si può dividere in due parti: Nella prima parte c’è un diario di un viaggio da Costantinopoli al suo nuovo possedimento di Ciaq Maq Ogloù mentre nella seconda parte c’è il racconto del viaggio fino a Gerusalemme.

Nella sua ultima lettera a Tommaseo scrisse che pensava di pubblicarlo ma purtroppo morì prima di riuscirci.

Nei suoi documenti passati alla figlia e in seguito ai suoi discendenti è presente un testo scritto a mano, non di pugno della principessa. Presso altri discendenti ho trovato un altra copia dattiloscritta. Forse qualcuno voleva attuare i voleri di Cristina ma non lo fece mai.

Qui troverete la trascrizione della prima parte della copia scritta a mano ovvero dalla partenza da Costantinopoli all’arrivo di Cristina per la prima volta nel suo nuovo possedimento di Ciaq Maq Ogloù ( come scritto da lei alla francese).

La distanza percorsa è di 419 km. Il tempo di percorrenza segnato nella mappa di 4 ore e 56 minuti è quello che ci si metterebbe oggi in auto. Lei e la sua carovana ci misero 12 giorni…

Sandro Fortunati

Read More

Ultimi articoli del sito

Il viaggio a Gerusalemme e ritorno. Le mappe del viaggio

By news

La seconda parte del diario tratta dell’avventura del viaggio verso Gerusalemme e i primni giorni del ritorno.

Le cartine che riporto qui sotto sono stata create in base al racconto di Cristina.

 

 

Il viaggio verso Gerusalemme. E’ partita il 19 gennaio 1852 e arrivata il 10 aprile 1852

Il mio viaggio è stato lungo, e attraverso paesi raramente visitati dai viaggiatori stranieri. Partendo dall’estremità settentrionale dell’Asia Minore, non lontano dal Mar Nero, ho visitato l’antica Galazia, Bitinia, Cappadocia e Cilicia fino a Tarso; quindi entrando in Siria, ho costeggiato il mare siriano attraverso Alessandretta, Antiochia,Latakia, Tortosa, Tripoli, Beirut, Sidone (l’antica Sidone), Sur (l’antica Tiro) e San Giovanni d’Acri. Poi, girando improvvisamente a sinistra e lasciando la costa, ho costeggiato il piede del Monte Carmelo, attraversato le colline della Galilea, raggiunto Nazareth, visto Sichem e Naplouse (l’antica Samaria), e infine sono entrata nelle mura sacre di Gerusalemme. Questo è stato il mio percorso in andata.”

 

 

Il Ritorno a Ciaq Maq Ogloù. Ripartita il 6 maggio 1852 e arrivata a “casa” il 13 gennaio 1853

“Nel ritorno sono arrivata fino a Nazareth di nuovo per la stessa strada, tranne che ho visitato Sebaste; invece di girare verso ovest e verso il mare, ho seguito una rotta settentrionale, ho visto Tiberiade e il suo lago ardente, ho ammirato le belle cime su cui è arroccata la città santa di Safed, ho attraversato quel tratto di deserto che si estende dai Beni Jacob, una delle sorgenti del Giordano, a Damasco, per cercare qualche giorno di riposo nella città regale, dove i miei pochi giorni si sono prolungati in mesi. Da Damasco sono andata a Baalbek; da Baalbek al Monte Hermon, ai cedri del Libano, ad Homs, a Nauca e ad Aleppo, attraversando le vaste pianure abitate dai Turcomanni e passando intorno al piede del Djaour Daghda, ho raggiunto Alessandretta, e da lì il Tauro. Lì ho cambiato nuovamente strada, e invece di passare attraverso la Cappadocia, ho tenuto verso nord-ovest e ho trascorso dodici giorni attraversando le catene del Tauro e dell’Anti-Tauro, arrivando a Konya, l’antica capitale della Karaman. Da Konya sono entrato in Galizia, ma da un lato diverso. Ankara l’ho ora lasciata sulla destra, e attraversando il territorio curdo, ho attraversato le montagne curde che si estendono dal Mar Nero fino a Baghdad. Ci siamo fermati nella piccola città di Bagleadur sul lato nord di quelle montagne, e da lì fino a casa mia c’era solo una cavalcata di tre ore. Come ho già detto, è stato un viaggio doloroso, pieno di pericoli immaginari e di sofferenze troppo reali. Ho dovuto attraversare le pianure dei Turcomanni, le montagne curde, la popolazione di briganti del Djaour Daghda, i rifugi dei Drusi e dei Metuali, e le regioni tanto temute degli Arabi, dei Beduini, degli Ausarj e dei Yezidi.

 

Ed ecco il diario diviso giorno per giorno. Ringrazio i miei genitori per la trascrizione.

Filter

19 Gennaio 1852

19 Gennaio Partiti finalmente da Ciaq Maq Oglou per Gerusalemme. Bellissimo tempo- Arrivati in quattr'ore di viaggio a Bugendar. Ivi ci accorgiamo di non avere i Terkeré. Io credo l'avesse Eugenio, e Eugenio credeva l'avessi io- Nella notte giunge Nadj Atanos e dice che il Kaimakan non me lo vuol dare perché Nassan Bey si oppone alla mia partenza; sino…

20 gennaio 1852

20 Giornata piovosa; queste faccende di Teckeré ci tengono sino a mezzo giorno; continua a piovere, e pensiam bene di trattenerci sino a domani; tanto più che dovremo aspettare ad Angora la soluzione di questo affare- Qui siamo alloggiati molto bene, è meglio aspettar qui che altrove- Ho comperato un altro cavallo per 700 piastre- Vengono in processione i malati-…

21 gennaio 1852

  21 Nevica; ma verso le dieci, il tempo si rasserena un poco. Ver sera giunge Giorgi- Compro per lui un cavallo di 200 piastre. Partiamo- Bel tempo e mite- I cavalli si sostengono bene, quantunque caminino nella neve molto alta- Ci fermiamo al Dervent(1) per far colazione-  Giunti a Tcherky al cader del sole, e andati ad alloggiare dal…

23 gennaio 1852

23 Partiti alle dieci ant.mer. Bellissimo tempo. Sole ardente, e neve altissima- II fiato dei cavalli si gela sui loro mustacchi, e noi bruciamo. Dopo quattro ore di viaggio ci fermiamo al villaggio di Tomgialen(1)  ove facciamo una parca colazione- Si alza un vento freddo, ma presto passa- Ci rimettiamo per via- Si sale un'alta montagna coperta da magnifici boschi,…

24 gennaio 1852

  24 Sabbato Bellissimo tempo. Sole caldo, e neve gelata- Partiamo verso le dieci a.m. accompagnati da un Zappetier(1)  -Caminiamo (sic) tutta la mattina in fondo ad una magnifica valle- Monti vulcanici, vista bellissima. I monti formano dei bacini separati gli uni dagli altri da roccie che vengono innanzi come le quinte di una scena. Varie sorgenti d'acqua minerale- Passiamo…

25 gennaio 1852

25 Domenica Nevica leggermente,ma il tempo sembra volersi aprire,e ci decidiamo a partire nonostante. Il figlio del padrone di casa ,un uffiziale chiamato Alunat Aga(1), ci si offre per guida sino ad Angora- Partiamo - Dopo due ore di strada ci accostiamo verso un villaggio detto Depé(2) ...... per far colazione - Cessa la neve - Ripartiamo - Dopo due…

26 gennaio 1852

  26 - Lunedi Tempo magnifico- Partiamo di buon ora,perché abbiamo una lunga tappa- Nessun villaggio per la via- Facciamo colazione sulla cima di un monte,seduti sulla neve,sotto un sole cocente.- Monti di alluvione- Si incominciano a vedere ciottoli di porfido,e di serpentino . Verso le cinque sbocchiamo nel piano di Angora, e vediamo la Città posta alle falde del…

27 gennaio 1852

27 Martedi- Ieri, a sera vennero due signori per parte del Kaimakan ad invitarci alle case loro- Risposi che sarei andata la mattina appresso - Stamane tornano d'altra parte Giovanni e Favi- Mi dicono di avermi quasi fissata una bella casa dove staremo tutti assieme senza seccature. Vengono Petrecchi padre e figlio; viene il Padre Antonio - Insistono perch'io rimanga-…

7 febbraio 1852

  7 Febbraio Sab.to Finalmente siamo esciti da Angora Città iniqua - Il Kaimakan non ci volle lasciar partire se io non gli davo 3000 piastre. Forza mi fu rilasciargli un ordine sopra M.er Allexon, ma ho fatto in modo di avvertire quest'ultimo- Anche la nostra padrona di casa ci fece impazzire - Molti oggetti ci mancarono,e di tutto mi…

8 Feb 1852

8 Feb Freddo , e brutta giornata, si parte verso le 10 a.m. Ho passato una pessima notte, e temo di non reggere allo strapazzo come facevo per l'addietro - Ma mi raccomando al Signore,e proseguo senza dir niente - Il vento è cosi forte che scuote i cavalli, e il cavallino di Maria quasi cade, poi si spaventa e…

11 febbraio 1852

11 Mercoldì Ho passata un'ottima notte, e mi sento un pò ristorata, ma l'espulzione mi cagiona ancora molto incomodo- L'ammalata sta meglio - Partiamo verso le  10 an.me. ed in un'ora di tempo giungiamo al Kenpran ossia ponte, perché villaggio situato presso ad un antico ponte sull'Alisso (Gussul Fermek) (1) Ponte sul Kızılırmak (letteralmente: "Fiume Rosso") - Il ponte non…

12 febbraio 1852

12 Giovedì Buon riposo, ed oggi mi sento rinascere- Spero avere sormontato il primo, e mortifero effetto della fatica- Nebbia folta- Si pagano e si congedano i quattro Gavaysi Ancirani (1), e se ne prendono due del villaggio- Partiamo verso le dieci an.m. - Che paese traversiamo durante le 2 prime ore, nol so, poiché caminiamo (sic) nelle nuvole- Poco…

13 febbraio 1852

13 Venerdì Notte infame per la folla delle pulci- Stiamo tutte e tutti in piedi gran parte della notte ammazzando e grattando- Alla mattina quanto più presto possiamo partiamo- Piccioli rialzi di terreno ci tolgono la vista del Kurd Belli che ci sta dinanzi- Dopo due ore di viaggio giunti sulla vetta dell'ultimo monticello scorgiamo di bel nuovo il gran…

15 febbraio 1852

15  Domenica   Tomba di Melik Gazi, Kirsehir Fermata a Kir  Cheihr- Scrivo lettere e disegno- Antinori e Campana vanno a vedere le tombe.       Note: La tomba fu costruita nel XIII secolo. È datato alla seconda metà del secolo. La cupola ha un corpo ottagonale su una base quadrata con angoli smussati. Per la transizione da forma…

16 febbraio 1852

16  Lunedì Il nostro padrone di casa ci domanda 350 piastre- Le riduciamo a 250, ma con grande stento e mal'umore.- Veri Turcomanni- Partiamo verso mezzodì- Passo a vedere due delle tombe con annessa una Moschea in rovina. Kirsehir Alaaddin Mosque La tomba di Nadink Pascià, e quella di Georgy Bey- Monumenti interessantissimi, e molto belli - Ornati stupendi- La…

17 febbraio 1852

17    Martedì   Notte con pulci- C'indicano una strada più breve e migliore per Asacen. 5 ore oggi, 5 domani, 8 dopo dimani. Ma ci vuole una guida, e prendiamo uno del paese a venti piastre il giorno. Midilli un poco anch'esso, tutti sono stanchi e si affaticano vanamente. Ciò nullameno partiamo- Dopo due ore comincia la  salita della…

18 febbraio 1852

18 Mercoldì Notte discreta- Congediamo la guida- Paese di ladri- Ci rubano Cural, ma i Zappettiers lo ritrovano- Dispute coi padroni di casa. Partiamo verso le dieci; a 12 fermata ad Acgialur (1)- Buona casa- Le donne portano un beretto, come una torre ornati di monete e penne di struzzo- Due ore di riposo e rimontiamo in sella. Tre ore…

19 febbraio 1852

19   Giovedì   Notte discreta.Alla mattina neve e vento; più tardi cessa la neve, e s'acqueta il vento. Partiamo- Dopo due ore e mezzo di strada in mezzo a monti sassosi, arriviamo al fiume Nalisso che passiamo sopra a un antico ponte di pietra ad un arco solo- Sembra opera Europea. Pochi passi dopo il ponte troviamo un vecchio…

20 febbraio 1852

20    Venerdi Notte cattiva- Bel tempo- Il Dragomanno,ed uno dei Zappetier sono andati innanzi dal Console. Noi partiamo alle 10 . e ci dirizziamo verso un villaggio che ci venne indicato come trovandosi a due ore distante da Suk Son - Caminiamo (sic) per quattro ore. Scesi dal monte,varcato il Nalisso su di un ponte, entrati in un gran…

21-27 febbraio 1852

21-22-etc.sino al 27.- Maria è ammalata- Antonini è impazzito. Con tuttociò ci lusinghiamo di partire domani- Ho preso un uomo per sorvegliare Antonini sino a Tarso ove lo inbarcherà per Genova- I Banchieri di questa Città ; Karandi,si sono mostrati cordialissimi, e mi hanno avanzato 7000 piastre. Ma la metà di queste sarà spesa prima di partire da qui- Il…

28 febbraio 1852

28 Febb. Domenica Maria sta meglio- Antonini sebbene pazzo non ista male- Partiamo.- Si è speso a Cesarea circa 4000 piastre- ci accompagnano un pezzo di strada Ali Gavas e il dottore Nadj-Looj va innanzi a Engelm- Noi anderemo a pernottare ad un Tchifflik 3 e mezzo distante per risparmiare le forze di Maria, e Antonini. La strada ci riconduce…

1 marzo 1852

  1 Marzo Lunedì   Notte buona- Antonini peggiora- Mi fa chiamare. Lo trovo in uno stato deplorabile quantunque il polso sia buono, e la mente tranquilla- Chiede di tornare a Cesarea- Lo persuado ad avvicinarsi con noi al mare per indi far ritorno alla famiglia. Si arrende, e partiamo- Due o tre ore di viaggio- Incontriamo un Zapetier venuto…

2 marzo 1852

2 Marzo Martedì   Notte buonissima- Antonini sta male ma è in senno. Appena può sorreggersi.- Gli troviamo un arabà(1) con buoi che lo condurrà al villaggio mediante 50 piastre- Partiamo- Io ho soscritto alla scuola per cento piastre all'anno.- Dopo due ore di camino verso      S.S.O. Saliamo un eminenza e ci troviamo in faccia ad un lago, che si…

3 marzo 1852

3 Marzo Mercoledì   Notte ottima- Antonini stà un po'meglio ma si lagna assai dell'arabà- Gli troviamo un camelo per 20 piastre al giorno,sul quale spero starà meglio- Partiamo alle 9 a.m.- Ci accostiamo ai monti che spaleggiano Kara Nissar,e che si avanzano nel piano in questo modo relativamente alla gran catena del Tauro.   ____________ TAURO___________   AGRO                                                         +…

4 marzo 1852

4 Giovedì   Mi dicono che la giornata, è di otto ore, ma v'é un villaggio a mezza strada- Io scelgo di ivi fermarmi per amor di Maria ch'é ancor debole, di Antonini, e dei cavalli- Antonini  però sta meglio assai. Partiamo alle nove e mezzo a.m.- Abbiamo passato una pessima notte grazie alle pulci che piovevano dalla soffitta- Si…

6 marzo 1852

6 Sabbato Ottima notte, senonché Antonini è stato male ed ho dovuto alzarmi. Vaneggiava, e capiva di vaneggiare. Si calma con dell'acqua di Melissa. Giunto il padrone Catergi - Partiamo alle 8,30 ed entriamo in una valle nella catena del Tauro- Si cominciano a vedere alcuni cespugli- Il vento s'innalza gagliardo e freddo. Dopo due ore ci fermiamo ad un…

7 marzo 1852

  7 Domenica Notte discreta- Partiamo alle 8,30 ed entriamo nella parte più larga della valle tenendo sempre a mezzo dì. Presto però invece di continuare nella valle, pieghiamo sulle alture di diritta,ed entriamo in alcune amenissime vallette situate nell'interno di quei monti. Dopo men che due ore un Khan , ove facciamo colazione e riposiamo sino alle 2 p.m.meno…

8 marzo 1852

8  Lunedì   Partiti alle 8,30 a.m. Piegati a diritta sui monti entriamo in gole strette, e sassose, e caminiamo (sic) sempre verso il sud- Traversiamo una valle più larga dominata da un magnifico castello già fabbricato da Ibrahin Pascià- Molte rovine di castelli e forti si scorgono in vari punti- Il paese dice il nostro Gavas, era altre volte…

9 marzo 1852

9  Martedì Notte piutosto buona- Partiamo alle 8 - La valle sembra aprirsi, ma presto si ristringe- Caminiamo (sic) nella direzione del N.E. di che mi meraviglio assai . Vedo che siamo discesi al di là di Adana ed ora ci convien rimontare- Dopo tre ore di strada  ci fermiamo ad un Khan; ove è anche la posta dei cavalli…

10 marzo 1852

10  Mercoledì Siamo andati fuori di strada, e ci troviamo a 4 ore da Adana ed a due da Tarso: vale a dire che siamo sboccati sulla strada da Adana a Tarso- Antinori rincomincia le sue istanze per andare a Tarso- Io gli consiglio di andarvi senza di me. Dice di non volere andar solo, ed io lo autorizzo a…

11 marzo 1852

11  Giovedì   Ho dormito di un sonno profondo, ma non mi sento riposata- Ho dei brividi, e temo un assalto di febbre- Gli ultimi giorni di viaggio, e le cattive notti hanno esaurito le mie forze- Ricevo il Bonjoldur(1) del Pascià, ed un invito indiretto di andarlo a visitare- Faccio un giro in Bagar e vado in serraglio- La…

16 marzo 1852

16  Martedì Partiti alle 10,30 a.m. accompagnati da trentadue cavalli e cavalieri- Cinque guardie, ed Hadj Mustafà, il Console Sardo, suo Dragomanno, suo Gavas, e suo amico Sig. Ernesto incaricato del Console Inglese; I tre Dottori, e il Gavas del D.r. Orta; tre persone della casa ove alloggiai.- Il mio padron di casa non volle pagamento, ma mi chiese bensì…

17 marzo 1852

17  Mercoledì Notte discreta- Alla mattina vento e pioggia- Verso le nove s'apre il cielo e partiamo- Due ore e mezzo di viaggio lungo la riva sinistra del fiume, dopo varcato il ponte si scorgono verdi praterie.- Incontro dei ladri- Alcune delle nostre guardie li conducono fuor della strada, ed ivi li trattengono sinché non passati tutti i nostri bagagli-Passiamo…

18 marzo 1852

  18  Giovedi   Notte pessima per le infinite  pulci ed altri animalucci. Alla mattina verso le 7,30 a.m. ci mettiamo per via avendo accresciuta la nostra scorta di altri quattro Zappetiers- Nove in tutto,. e Kadj Mustafà- Dopo pochi passi scorgiamo un attendamento assai esteso di Turcomanni- Presso alla strada vediamo un gruppo di gente- Sono le donne, i…

19 marzo 1852

19  Venerdì Notte discreta- Visita alla prima moglie di Mustuk Bey, dalla quale vengono le altre tre- Una di esse è malata. Il cavallo di Antinori zoppica, ma gli dicono che caminando gli passerà, e così partiamo- Voltata la punta sulla quale sta il Khan di Bajas scorgiamo Alessandretta sulla riva del  mare, ed alcune vele che stanno per entrare…

20 marzo 1852

20  Sabato Notte buona per me- Andiamo a passeggiare sul lido, e troviamo molte belle conchiglie, e brecce vaghissime- è giunto un Missionario Americano colla moglie da Anter ove convertì al Protestantismo seicento persone, ma non so di qual fede- Qui già la moglie sta predicando sulla strada ad alcune donne- Di ciò avvertita esco per vederla, ma s'era di…

21 marzo 1852

21  Domenica Il cavallo non è in grado di viaggiare - Antinori dopo molte fluttuazioni si decide a lasciarlo ad Alessandretta sino al nostro ritorno- Prendiamo un cavallo a nolo e partiamo- Ma strada facendo cambia d'avviso, e si decide a rimandar Pietro ad Alessandretta da cui ripartirà fra tre o quattro giorni per Beyruth col cavallo ristabilito- In 2…

22 marzo 1852

22  Notte buona- Tempo piovoso- Verso le 10 a.m. cessa la pioggia e ci mettiamo per via. Caminiamo (sic) verso mezzo giorno nelle gole formate dal Giavur Daghda (1) - Strada pessima e faticosa. I monti vanno perdendosi, e sbuchiamo dopo 2 ore e trenta di viaggio in un piccolo piano bagnato da un lago, sulla riva del quale v'é…

23 marzo 1852

23  Notte pessima- Mi svegliano col dirmi che le Autorità militari hanno requisito i cavalli del nostro Katergi, ma li hanno poi rilasciati- Non permettono però ad Alepson di affittarne uno sino a Latakia - Questo accidente ci trattiene sino alle 11 a.m.- Viaggio penoso- Sulle prime caminiamo (sic) fra colli ridenti nella direzione del mare. Quindi pieghiamo a sinistra…

24 marzo 1852

24  Notte ottima; ma piove dirottamente, e dopo molto esitare ci risolviamo ad aspettare un giorno.- Il capo del villaggio viene a consultarmi sulla sua salute- Bellissimo giovane; colorito delicato e femminile, corporatura un pò grossa; sguardo dolcissimo, espressione languida. Facilmente mi accorgo della cagione del suo male.- Ha due mogli- Mi prega di visitarne una che ha un male…

25 marzo 1852

25 Notte buona, il tempo minaccia,pero'partiamo alle 8; poco dopo sopragiunge una forte pioggia che penetra i nostri materazzi (parola cancellata e sostituita con "macblete") e sino alle nostre ossa - Incontriamo i soldati che lasciarono il villaggio un'ora prima di noi, e li avanziamo- A mezzo giorno dopo costeggiato un picciol lago giungiamo ad Onckui, grosso villaggio abitato da…

26 marzo 1852

(posizione approssimativa. A tre ore da Latakia) 26 Notte discreta, ma terminata bruscamente alle 5 a.m. perché si tratta di riparare la perdita del tempo e di arrivare oggi a Latakia- Io son persuasa che non si puo', ma Alepson sostiene che si. Partiamo verso le 7 quasi nel tempo stesso che i soldati, ma li lasciamo  indietro.- Il tempo…

27  marzo 1852

27  Notte discreta- Partiamo di buon mattino, e ci perdiamo ancora- Prendiamo per guida un Ansais che ci rimette sulla strada- Verso il mezzo  giorno entriamo a Lattakia , e andiamo a smontare dal Console Inglese.- Bella casa, bella moglie e buone maniere- Ci ha preso una casa contigua alla sua, ma ha preparato per me una camera nella stessa…

28 marzo 1852

28 Notte discreta, sebbene con pulci.- Stiamo per partire, ma il danaro non si vede.- Il Console dorme fino alle 8- Mando in giro il suo Dragomanno, ma essendo Domenica tutti i negozianti del paese sono in chiesa- Frattanto viene il Vescovo a farmi visita. Vengono pure i principali negozianti del paese- Ho dimenticato di dire che ieri fummo a…

29 marzo 1852

29 Noi donne non abbiamo chiuso occhio per le infinite pulci . Gimbelletta è un sito delizioso situato vicino al mare a poca distanza dal Djebel(1)  ........... in mezzo a verdi praterie- Dinanzi alla Moschea si stende un tappeto d'erba che farebbe invidia ad un giardiniere Inglese.- Alcuni alberi secolari gettano l'ombra dei loro rami su quel luogo solitario e…

30 marzo 1852

30 Notte buona, ma breve- Mi alzo col Sole- Il cavallo di Maria zoppica- Le faccio montar Kur , e io monto la cavalla- Il Dragomanno si ferma a Tortosa in cerca di una montura- Prima fermata in una prateria cosparsa di cespugli- Passiamo vicino ad un accampamento di Arabi- Chiediamo del latte, ma non ce ne danno- Sembra un…

31 marzo 1852

31 Notte  buona a dispetto delle cimici che abitano questi bei materazzi- Andiamo nel Bazar- Bei lavori di seterie- Un odore di fiori di aranci, e di limoni ascende da tutti i giardini della Città- La Città è ben fabbricata- Il cavallo di Maria sta bene.- Son le 12 quando giunge il Katergi e il Dragomanno- Il cavallo di Nadj…

1 aprile 1852

1 Aprile Notte felice, ma troppo breve- Ieri a sera nel giungere a Bedrum passando sotto ad un viale di gelsi M.is Parker urtò con la testa contro i rami,e fu gettata da cavallo. Si fece un pò male all'occhio ed  alla fronte, ma nulla di conseguenza. Partiamo verso le 8 a.m.,e seguendo una guida che deve condurci sino a…

2 aprile 1852

2 Aprile Partiamo colla pioggia, ma poco dopo si rasserena. Nadj Mustafà con Alepson sono andati innanzi per procurarci un alloggio - La prima mezz'ora abbiamo strada pessima; poi scendiamo sulla spiaggia ed  ivi sulla arena non si cammina male- A pochi minuti da Beyruth,troviamo Pietro col cavallo del M.re , Alepson,e il Gavas-C'informano che siamo alloggiati alla locanda di…

3 Aprile 1852

3 Aprile Notte ottima- Altro giro nel Bazar- Cerco invano delle scarpe per Maria; trovo invece un cappello- Il Dragomanno del Console Sardo ci trova i Katergi ma non si possono ridurre alla obbedienza prima delle due- Ci vuole un cavallo per Nadj Mustafà ed uno per Alepson- Altre difficoltà- Più di due ore stiamo in piedi aspettando- Alla fine…

4 aprile 1852

  4 Aprile Partiamo verso le 7. Arrivati a Seida(1) dove ho una lettera pel Console di Francia, e pel D.re Gaubillardet- Sono invitata da quello a colazione- Accettiamo, ed un'ora dipoi facciamo una squisita refezione. Ci consigliano a passare per Nazzarett, e non per Jaffa- Aderiamo- Ci rimettiamo per via, ma il caldo è si forte che siamo costretti…

5 aprile 1852

5 Aprile Fra la lentezza dei Seis, e dei Katergi, fra la lentezza del Midir che deve procurarci una guida, e ci manda invece due Gavas, che non conoscono la strada giungono le otto che ancora non siamo partiti- Il caldo è già forte- Il cavallo di Antinori non può strascinarsi;lo conducono nel mare ma non migliora- Quando ci fermiamo…

6 aprile 1852

6 Aprile - Quando mi alzo sento che Alepson è andato al Khan della montagna, onde aver nuova dei cavalli ivi abbandonati iersera. Gli altri due malati sembrano aggravati assai. Antinori mi fa osservare che volendo salvarne alcuno, dobbiamo trattenerci quel giorno, poiché tutti sembrano più o meno affetti da un male nascosto .  Acconsento e si pianta la tenda…

7 aprile 1852

7 Aprile Alla mattina piove,il tempo sembra mettersi al brutto. Si parte non ostante. I due cavalli malati seguono a mano. Le quattro mule dei Katergi servono ai nostri cavalieri, e  dei cameli portano il nostro bagaglio in luogo delle mule. La pioggia ci accompagna. A mezzo giorno ci fermiamo sotto alcuni ulivi. Più tardi il tempo si rasserena. Giriamo…

8 aprile 1852

8 Aprile Notte ottima, in ottimo letto. Gazal non si è veduta. Cerchiamo cavalli, ma chiedono prezzi esorbitanti. 60,80,100 piastre per bestia da qui a Gerusalemme. Il Midir (Kurdo) ci offre i suoi servigi, trova cavalli per noi , ma sempre in quei prezzi.- Promette di trovar Gazal se è nel villaggio: quindi dichiara che è stata perduta fuori, poiché…

9 aprile 1852

9 Aprile Partiti alle 6 e mezzo colle nostre guide Nazarene. Sono due Abrami padroni dei cavalli di affitto- Parlano correntemente l'Italiano. Alle  10 ci fermiamo sotto alcuni ulivi. Riposo.- Si riparte all'una . Monti senza fine, e strade pessime, sole , sassi- Nel scendere per una via rovinata Kur cade nella testa, ed io sotto di lui sulla roccia-…

10 aprile 1852 – Gerusalemme

10 Aprile Incontriamo una folla di Turchi di ritorno dall' annua festa detta del Sandrach o cosa simile- Famiglie intere montate su di un camelo- Tutti incontrandoci ci scagliano dietro maledizioni,  ed improperi- Alle dieci fermata sotto gli ulivi . Il caldo è eccessivo. Alle undici rimontiamo in sella. L'acqua è rara- Pero; dopo quattro ore di strada s'incontra ogni…

11 aprile 1852

11 Aprile Alzatami alle 8 ; e andata a sentire la messa alla chiesa del S.to Sepolcro- All'entrare vedo quattro Turchi seduti in una nicchia, simile ad uno dei loro caffé, che fumano, bevono il caffé, e chiaccherano- Seppi, erano Giudei ivi stabiliti per mantenere l'ordine- La chiesa è bella ma singolare- Nel mezzo il Sepolcro a cui stanno addossati…

13 aprile 1852

13 Aprile Alzata alle 3 ; giunta alla chiesa Armena alle 4; Assisto ad una magnifica funzione.- Un vecchio patriarca: Dodici Vescovi Armeni, quattro Abissini - Abiti, apparati, vasi, bandiere, tutto oro, e pietre preziose.- Alle 8 torniamo a casa, e vado a riposare- Sul tardi andiamo a presentare i nostri rispetti al Patriarca Armeno.- Ci riceve con molta cortesia,…

14 aprile 1852

14  Aprile - Prego il Padre Vicario di avermi una udienza dal Patriarca - Andiamo dal Pachà - Vecchio infermo; male alloggiato: due gazelle piccole, una delle quali ci regala a Maria, ma è moribonda.- Chiediamo dei mezzi per andare al Giordano senza pericolo- Ci darà due Arabi per guida; ma dovremo pagare a questi cento piastre a testa.- I…

15 aprile 1852

15 Aprile Giovedì   Col D.re Villemain, e col D.re Mendelsohn andiamo a visitare da vicino Siloe e le sue tombe, il monte, e l'orto degli Ulivi- Nell'orto  di Getsemani cogliamo dei rami d'ulivo, la grotta ci sembra poco autentica, poiché il Vangelo non dice parola di essa- La tomba della Vergine essendo in mani dei Greci non possiamo visitarla…

16 aprile 1852

16 Venerdì Il male allo stomaco mi è passato, ma mi sento debole- Vado dal Patriarca per presentargli mia figlia che desidero far Cresimare e Communicare. Non pare così affettato, come daprima ;  si direbbe un uomo composto di dignità, e di affabilità; che non sapendo mescolare insieme queste due qualità, ne riveste ora l'una e ora l'altra; le transizioni…

17 aprile 1852

17 Sabbato Conduco Maria dalle Suore che la ricevono con molto affetto- Più tardi andiamo a vedere le tombe dei Re d'Israele  - Antinori ci conduce- Camere sotterranee in cui s'aprono  molte celle così composte  - Ogni cella contiene tre letti funerei - Queste rovine sono situate nella valle di Giosaphat dalla parte di Gerusalemme- Più innanzi vi sono altre…

19 aprile 1852

19 Lunedì Andati a S. Giovanni del deserto a cavallo degli asini- Strada pessima- Il villaggio ed il Convento di S. Giovanni sono sul pendio di un monte che domina una valle piutosto verde, e fresca- Nel Convento sta la grotta dove nacque S. Giovanni- La chiesa è piuttosto bella: la grotta ricoverta di marmi come tutto il rimanente.- Di…

20 aprile 1852

20 Martedì Visita alla Consolessa Inglese, e concerto con essa pel domani-  Visita col D.re Villemain ai lebbrosi.- Giovinetta di 15 anni non formata, infetta, e divorata di lebbra e di rogna, che  si maritò in questo stato un' anno addietro con altro lebbroso- Vari gradi della lebbra- Somiglianza grandissima colla pellagra.-  

21 aprile 1852

21 Mercoledì Visita allo ospedale tenuto dagli Inglesi per gli Ebrei.- Pulizia molta; ma il pensiero di edificare un'ospizio pei soli Ebrei mi sembra singolare.- Andiamo a confessarci con Maria che le suore dichiarano bastantemente preparata per ricevere i sagramenti- Il Curato mi fa una predica politica- Lo prego di limitarsi a rimproverarmi le colpe di cui mi sono confessata-…

22 aprile 1852

22 Giovedì I cavalli non vengono che alle 8 e mezzo - Il figlio di adozione del Console Botta, e M. Amedee chiese di unirsi a noi e accettiamo- Si parte, e si giunge alle 11 a Saba.- Il convento è chiuso e non si apre- Ci  ricusano anche l'acqua; il caldo è eccessivo , non c'é né ombra, né…

23 aprile 1852

23 Venerdi Alle 2 e mezzo a.m.ci mettiamo in viaggio .- Mia gioia vedendo il cielo annuvolato, e sentendo il vento quasi freddo che ci viene incontro .- Quando spunta il giorno vediamo ai nostri piedi il Mar Morto - Il Paese è bello nella sua orridezza - Il torrente di Cedron spaventa - Ora è asciutto - Alle 8…

24 aprile 1852

24 Sabato Disputa fra il M.r e Campana - Prima delle 4 montiamo a cavallo - Il tempo sebbene sereno è fresco . Risaliamo i  monti che scendemmo ieri, ma più verso settentrione. Passiamo davanti varie rovine .- Fra l'altre quella di un antico Khan fortificato che si dice essere stato il teatro della famosa parabola del buon Samaritano- A…

25 aprile 1852

25 Domenica Alzate alle 5, andate in chiesa, assistito alla abiura, ed al battesimo etc. di una protestante convertita al Cattolicesimo- Maria cresimata, e comunicata per la prima volta- Fatta la pasqua ancor io .- Torno a casa mezzo morta di fame, e di debolezza.- Regali di Maria.-

26 aprile 1852

26 Lunedì Visita al Patriarca- Regalo a Maria di una reliquia della Vergine, ed a me di una conchiglia di madreperla lavorata - Arrivo del Console Austriaco- Comperato due altri cavalli- Un cavallo brutto, ma ottimo per 580 piastre. Una bella giumenta per 1100- Un altro cavallo bellissimo con garanzia scritta per 1800 piastre.- Siamo stati a Bethlehem e il…

6 maggio 1852

6 Maggio Si parte da Gerusalemme, ed io ne parto col cuore addolorato- Il mese quivi passato fu per me una serie di dolcissime emozioni- M.r Le Quena, ed il D.r Mendelsohn, e Villemain partono con noi, ma non credo che rimarremo lungamente insieme. Andiamo a pernottare ad El Birch villaggio 3 ore distante da Gerusalemme- Mendelshon monta il mio…

7 maggio 1852

7 Maggio Antinori monta il cavallo nuovo e partiamo verso le 4 a.m.- I Francesi sono partiti mezz'ora prima- Verso le 9 ci troviamo alla stessa fermata presso ad una fonte- Disputa fra Antinori e Antonini- Si riappattumano- Ripartiamo verso il cadere del sole e giungiamo sul far della notte a Nabulis- Troviamo tutto pronto, tenda e cena: mangiamo, e…

8 maggio 1852

8 Maggio Altri cavalli sferrati, ed altro ritardo - Poco dopo la nostra partenza si alza il sole - Caldo insoffribile,e mosche crudelissime nella pianura di Nazareth - A mezzo una pozzanghera d'acqua nera , a diritta di questa un monticello con rovine abitate da Arabi - Non v'é un palmo d'ombra, e i cavalli sono pazzi per le mosche…

10 febbraio 1852

10 Febbraio Martedì- Mi si annunzia bel tempo- partiamo alle 8,30 - Ritroviamo il medesimo piano di ieri,  che fu interrotto dal villaggio, e sua picciola valle . Si lascia a mano manca il villaggio di Ciryles; poco dopo a mano diritta un altro piccolo villaggio ove beviamo un caffé. Si chiama Balabaulen- All'escire da quello si entra in mezzo…

Les Précieuses ridicules

By Approfondimenti, Estratti, news

La vita della principessa non era solo incentrata su beneficienze, filantropia, sovvenzioni ad insurrezioni, testi religiosi…
Riporto qui un estratto “leggero” , di eventi quotidiani con sfondo anche divertente.

Da “Ricordi nell’esilio”

Debbo divi amica mia ( Caroline Jaubert, ndr) (…), tutto ad un tratto tor­nai addietro di qualche anno, a quella giornata in cui imma­ginammo, voi ed io, di imparare al mattino Les Précieuses ridicules (1), e di recitare la commedia la sera medesima. Avvenne in campagna, alla Jonchère, presso St German, ve ne ricordate? Quel giorno (non so perché), ritenevamo di essere al riparo dai visitatori.. Abbiamo messo assieme dei costumi invero­simili; il povero conte d’Ar ., morto poi così tristemente, era Mascarille improvvisato. Non aveva trovato altro mo­do di farsi un davantino che con una calza di seta; quanto al rosso, non volle rinunciarvi: cercato inutilmente sulle no­stre tolette, si era deciso a schiacciarsi sulle gote un tubet­to di polvere dentifricia. Con quali risate l’accogliemmo!; e la mia giovane milanese Eleuteria che, come dicevate iro­nicamente, aveva la fisionomia dolce e gaia dell’imperatore Nerone, la vedeste entrare, tinta di nero, per interpretare l’importante personaggio d’Almanzor di cui non seppe mai ritenere la parte, per quanto fosse di due righe.

Read More

La caduta durante un valzer….

By Approfondimenti, news

27 Gennaio 1836

Ballo della Regina

Carpeaux, Jean-Baptiste, Musée du Louvre, Département des Arts graphiques

È un piccolo ballo, come si dice a corte, quello dato sabato scorso ( 23 gennaio 1836, ndr) dalla regina alle Tuileries; questo piccolo ballo è composto ordinariamente di seicento persone, e le più ricche toilettes, ispirate da Psiche, dai fiori e dalle piume raccolte e sistemate da Maurice Beauvais, sono riservate per queste serate di famiglia. Le si rivede poi nei grandi balli dove dominano le spalline rosse e i pantaloni bianchi della nostra guardia civica.

Read More

Laprade e la principessa di Belgiojoso

By Approfondimenti, news

 

La storia è quasi incredibile: lui aveva trentuno anni, il suo poema Psyché gli aveva attirato i consensi più lusinghieri; il suo volto era di elegante distinzione e portava dalla sua provincia il capitale intatto della giovinezza e dell’entusiasmo. Lei aveva trentacinque anni, principessa autentica, separata dal marito, e si impegnava a giustificare il suo soprannome di bella e gioiosa.

 

 

 

Read More

La fuga verso Parigi

By Approfondimenti, Estratti, news
Un momento importante per Cristina fu la decisione di fuggire verso la Francia nel novembre del 1830.
Da quel momento inizia il suo esilio francese e il suo soggiorno stabile a Parigi, in cui rimarrà circa dieci anni.
Riporto qui di seguito il racconto di Aldobrandino Malvezzi, autore dei tre volumi biografici forse più importanti di tutti. Malvezzi era un parente acquisito della principessa, essendo figio di Costanza Trotti Bentivoglio, figlia della prima moglie di Ludovico Trotti, marito di Maria Belgiojoso , figlia di Cristina. Praticamente era un nipote acquisito.
Aveva avuto un accesso diretto alla nonna Maria ed a tutte le sue carte di famiglia. Documenti che poi si sono persi o in ogni caso non sono più attualmente reperibili.
E’ il racconto base da cui poi tutte le successive biografie hanno preso spunto.

Read More

New York Daily Tribune 1850-1853- Lettere di un’esule

By altri_articoli, I suoi articoli, news
Alcuni anni fa ho ritrovato diverse lettere inedite di Cristina pubblicate negli anni 1850-1853 sul New York Daily (e Weekly) Tribune.

Le lettere trattavano di politica internazionale, della cultura turca e delle avventure di Cristina in queste terre così lontane dalla sua Lombardia.
Anche se simili nel contenuto sono differenti dalle storie pubblicate nella Revue des deux Mondes dal 1855 al 1858.
Nei primi mesi del 2011 sulla rivista “Storia in Lombardia” ne e’ stata pubblicata una selezione. («Memorie di un esule». Gli articoli di Cristina di Belgiojoso su un giornale americano.”)

In questo articolo promettevo di pubblicare la traduzione ma purtroppo il tempo è passato e la cosa non è mai stata fatta. Visto che ancora non sono state pubblicate da nessuno, anche se con un ritardo notevole, provvedo a pubblicarle.

Qui sotto trovate l’introduzione alla pubblicazione della serie di lettere di Cristina sul giornale americano e più in basso la lista e la mia trascrizione.

Read More

Intelligenza artificiale

By evidenza, La galleria, news

Non potevo esimermi dal “giocare” con la potenza dell’intelligenza artificiale.
Certamente non possiamo fare un salto nel tempo e vedere il vero viso di Cristina ma possiamo però cercare di approssimarlo al meglio, a partire dai suoi ritratti.
Ecco qui sotto un esempio fatto al fianco degli originali del Lehmann , di Hayez e di Chiappori.

Lascio a voi il giudizio..

 

Anadolu’da Bir Devrimci Prenses – Di Zeynep Oral / Biografia in lingua turca

By biografie, evidenza, news

La principessa Cristina Trivulzio Belgiojoso è una donna che lottò per la libertà della donna, l’unità, l’integrità e l’indipendenza del Paese nell’Italia del 1800, indipendentemente dalla sua identità “nobile” e dal suo ordine patriarcale. Trascorre la sua vita in esilio e lotta per il bene dei suoi ideali, che chiama “la mia ragione di vita”, ma non si arrende mai. Sostiene i suoi compagni fino all’ultimo centesimo, pubblica articoli e distribuisce volantini. L’Anatolia accoglie la principessa Cristina, rifugiatasi nell’impero ottomano negli anni in cui l’oppressione nel suo paese raggiungeva l’apice. Trova pace nella fattoria da lui fondata a Safranbolu, che chiama “casa”.

Read More

Sky Arte – Cristina Trivulzio di Belgiojoso, la prima italiana

By news, video

Documentario di Sky arte messo in onda in occasione della posa della statua di cristina in piazza Belgiojoso a Milano.

“Oggi, a 150 anni dalla morte, una statua la ricorda. Siamo entrati nella casa-atelier dello scultore Giuseppe Bergomi, in provincia di Brescia, per seguirne tutte le fasi di creazione. E abbiamo ripercorso l’attività di Cristina, varcando le soglie di musei e residenze nobiliari che ne conservano traccia.

La donna che decise il suo destino: Vita controcorrente di Cristina di Belgioioso di Pier Luigi Vercesi

By biografie, news

Le biografia continuano ad essere pubblicate e si può facilmente pensare che sia inutile continuare a ripetersi.
In questo caso sono contento di questa uscita perché l’autore è riuscito a raccontare la storia di Cristina in modo molto scorrevole e leggero pur mantenendo una serietà ed una correttezza delle informazioni riportate.
Attraverso i vari personaggi che sono gravitati attorno a lei, Vercesi riesce a ritrarre la sua vita più dal lato personale che dal lato storico, pur citando ovviamente i libri, articoli ed altro.
Vercesi è un giornalista del Corriere della Sera, ed è un appassionato della storia di Cristina da decenni.

error: Content is protected !!