19 Ottobre [1850]
Mi alzo, e scendo prima che si levi il sole per decidere con Eugenio del sito ove si deve fabbricare il pagliaio, la scuderia, la stalla etc.- Restiamo d’accordo, e cominciarono i lavori. Viene a posare sul muro in faccia della mia finestra una pernice, ma Campana ha portato via lo schioppo. Campana sta fuori un’ora, e la pernice sembra lo spetti- tornato il cacciatore sventurato, Eugenio gli piglia il fucile ed ammazza la pernice. Anche Campana però aveva ucciso due tordi. Eugenio ha comperato al villano Tap Cem una pianta di bellissime mele a ragione di 10 para l’oca (un soldo di Francia le 42 once) Andiamo a raccoglierle- Eugenio mi chiama per informarmi che un contadino ci ha ucciso un cinghiale. Ne ha portato la punta dell’occhio per testimonio, e dice che è una bestia di cento oche
Buona giornata! Si darà un venti piastre al cacciatore, e per questo prezzo avremo quanti cinghiali vogliamo, o potremo desiderare- Sul pomo si raccolgono forse cento oche di mela . Ci conducono l’acqua dal monte sino ai piedi della casa.-Sento per caso che Eugenio vendette il suo orologio. Quando, quando giungeranno i miei danari !!! Antonini, Cucay, ed il cacciatore del cinghiale partono per andare a prendere la gran bestia sul monte. Tornano a notte col cinghiale che è più grosso di un vitello.