17 febbraio 1852

By 17 Febbraio 1852Novembre 30th, 2025Diario turco - Seconda parte

17  [febbraio 1852]  Martedì

 

Notte con pulci- C’indicano una strada più breve e migliore per Asacen. 5 ore oggi, 5 domani, 8 dopo dimani. Ma ci vuole una guida, e prendiamo uno del paese a venti piastre il giorno. Midilli un poco anch’esso, tutti sono stanchi e si affaticano vanamente. Ciò nullameno partiamo- Dopo due ore comincia la  salita della gran vetta . Vento freddo, fango, strada pessima- Giunti in cima i cavalli brancolano. Io insisto per fare una fermata e lasciarli fiatare- Opposizione, ma io persisto- Ci fermiamo sul pendio del monte presso una fonte.- Mangiamo un boccone, ma Tai  si corica, si rotola, sembra spirante- Comincia a piovere- Ci mettiamo per via- I cavalli sembrano rinati, e  Kur prende il suo rabatean(1) che non lascia più- Durante quattr’ore , caminiamo (sic) sul fango sotto alla pioggia, al vento, alla grandine- Si è cavato sangue dalla bocca a Tai, e sembra un pò sollevato- Finalmente scuopriamo la Città- Il sito è ameno, ma la città è un gran villaggio Turcomanno e niente più. Caminiamo (sic) nel fango fino alle ginocchia dei cavalli- Giriamo per circa un’ora nella città, poi entriamo in una spaziosa corte  ed in una bella casa ma senza vetri alle finestre. Cena parca,e quando giungono i Catergy coi materazzi ci corichiamo-Mi sento spossatissima , ma domani ci tratteremo, e spero riacquistare le forze- Anche i cavalli hanno sommo bisogno di riposo-

Angora – Kırşehir 200 km

Da Angora a Kir Cheher otto giorni di strada, ed eccetto alcuni alberi fruttiferi che vedemmo nei giardini, non abbiamo scorto un solo albero spontaneamente cresciuto- Si direbbe che Iddio dimenticasse questo così cospicuo ornamento della natura. Andiamo a vedere fabbricare i tappeti  a  Melba. Le donne fanno i primi con rozzissimi telai, e con industria somma- Partiamo alle 10. Si camina(sic) e si camina senza mai trovare né un villaggio, né una sorgente ove far colazione- C’informiamo da un pastore, che ci manda ad una pozza ove ci fermiamo- Colazione fatta si riparte- Altre cinque ore di strada, in tutto 8 ore- Si giunge al Komme- Casa  di pietra pulita- Cena buona-

 

 

 

Note:

(1) Il termine “rabatean” è quasi certamente una trascrizione molto corrotta del termine turco (di origine persiana) rahvan. Il rahvan è un tipo di andatura del cavallo (simile all’ambio o al passo da corsa) molto specifica. È un’andatura addestrata, estremamente fluida e comoda per il cavaliere, perché non produce i sobbalzi tipici del trotto.

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