21-27 febbraio 1852

By 21 Febbraio 1852Novembre 30th, 2025Diario turco - Seconda parte

21-22-etc.sino al 27.- [febbraio 1852]

Maria è ammalata- Antonini è impazzito. Con tuttociò ci lusinghiamo di partire domani- Ho preso un uomo per sorvegliare Antonini sino a Tarso ove lo inbarcherà per Genova- I Banchieri di questa Città ; Karandi,si sono mostrati cordialissimi, e mi hanno avanzato 7000 piastre. Ma la metà di queste sarà spesa prima di partire da qui- Il Console fu sempre gentilissimo ma mi chiese danaro ch’io non potei dargli.-Siamo giunti negli ultimi giorni del carnevale degli Armeni- Le donne riccamente vestite stanno tutto il dì sulle terrazze delle loro case ridendo e ciarlando, mentre alcune vanno da una casa all’altra che tutte comunicano insieme pei tetti, suonando un tamburino e cantando per far ballare le altre- Spettacolo originale è quella popolazione riccamente vestita e affollata sui tetti. Quando ecco il Kaimakan, il Console mi mandano dietro i loro Gavas e Zappetiers- Siamo stati  a cavallo a vedere le tombe Persiane o Turcomanne. Somigliano a quelle di Kir Chehir, ma sono in maggior numero- Vi sono iscrizioni in caratteri  non Turchi. Ignoro però se siano Persiani o Turcomanni. Oggi pero’, questi ultimi non hanno né lingua, né caratteri propri, e parlano un dialetto Turco- Non ho potuto copiare le iscrizioni, perché poste troppo in alto. Giù per la campagna, e su pei monti si vedono dei gran mucchi di terra, che furono scavati, e nei quali si rinvennero per lo più delle tosabe-

Si fa molto commercio a Cesarea, e fra gli altri il commercio del Djaer , detto gellosa-beans dagli inglesi- Vi è un distaccamento di cavalleria di 150 uomini; oltre di ciò il corpo dei Gavas, e Zapetiers che  ascender possono a qualche altro centinaio- Una chiesa nuova greca, bella di forma ma disonorata da certe pitture. Una chiesa Armena (dei schismatici) Kae e Moschee molte.- Ho preso Nadj Mustafà Gavas per accompagnarmi durante l’intero viaggio. In questo modo non mi occorreranno più tutti quei Zapetiers , che sono un verme alla borsa- Qui si spende spropositatamente, e per poco che dimoriamo, avremo spesi tutti i denari ricevuti pel viaggio.

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