14 Aprile –
Prego il Padre Vicario di avermi una udienza dal Patriarca – Andiamo dal Pachà – Vecchio infermo; male alloggiato: due gazelle piccole, una delle quali ci regala a Maria, ma è moribonda.- Chiediamo dei mezzi per andare al Giordano senza pericolo- Ci darà due Arabi per guida; ma dovremo pagare a questi cento piastre a testa.- I servi però non pagano.- Dal Pachà v’ha un vecchio con grosso turbante nero , che parla italiano – Quando partiamo egli ci chiede se vogliamo che ci accompagni a visitare i luoghi Santi .- Accettiamo e andiamo a girare- Prima scendiamo per la Via Dolorosa ,1a.2a.3a. Stazione indicata mediante un segno nella pietra. Il luogo della Flagellazione : piccola chiesa moderna ; ma due, o quattro capitelli conservati mostrano che anticamente pure v’era costì una chiesa – La casa di Pilato oggi caserma- L’arco dal quale Pilato disse al popolo ; Ecce Homo – Esciamo fuori di città per la porta di Getsemani ; prima della porta a mano diritta v’ha la famosa piscina probatica ora asciutta – In faccia della porta s’innalza il Monte degli Ulivi : fra questo e Gerusalemme , situato sul monte Sion il Calvario etc V’é la valle di Giosaphat , immenso cimitero degli Ebrei – Sul pendio del monte degli Ulivi , v’ha l’orto di Getsemani , e a sinistra la grotta ove ebbe luogo la Divina Agonia ,e la tomba della Vergine – Più innanzi sul pendio del monte che fa seguito agli Ulivi , il villaggio di Siloe, la tomba di Assalonne, quella di Isaia e di un’altro Profeta , da questa parte la fontana di Siloe- Le mura della Città verso le fondamenta sono ancora quelle innalzate da Salomone- Si vede chiaramente dalla dimensione colossale delle assise- Girando intorno alla Città verso diritta e mezzo giorno si giunge presso ad un gruppo di case situate a mano manca del visitatore- Questo si compone della casa di Caipho, oggi sepolcro dei Patriarchi Armeni, e di una Moschea costruita presso la sala dell’ultimo Cenacolo, e quella della Pentecoste .- Visitiamo prima fuori dal recinto un luogo ove dicesi che morisse la Vergine.- Entriamo nello edifizio che racchiude e la Moschea, e i luoghi Santi, e ci viene incontro una specie di scimmia che sento poi essere un Devrich . Fanciulli sporchi , sfacciati, insolenti; luoghi negletti- Il sepolcro di David posto in mezzo ad un cortile sembra un pozzo – La Sala del Cenacolo figura bene per tal uso. Due colonne la sostengono nel mezzo; fra queste v’é luogo per una tavola di venti,ed anche trenta coperti- Dicesi che i Turchi non possono vivere in quel luogo.- Muoiono quasi subitamente.- La casa di Caipha è una graziosa chiesetta, le cui mura sono tutte ricoperte di terraglia di Kubaja.- Dietro all’altare v’ha una pietra cavata dal S.to Sepolcro- Il cortile è tutto di marmo bianco,fiancheggiato da ambi i lati dai sepolcri Armeni- Accanto all’altare v’ha una picciolissima cameretta che dicesi fosse la prigione in cui fu rinchiuso il Signore la prima notte della sua cattività- La cameretta illuminata da una lampada in argento, ornata da un altare di marmo, è anche essa tapezzata in terraglia- Dimenticavo di indicare una chiesa rovinata situata nella Città prima della porta di Getsemani, dopo la flagellazione in cui volsi che nascesse la Vergine- La chiesa ch’é in mano dei Turchi è devastata, ma in un angolo v’ha una scala che conduce ad una grotta composta di due compartimenti.- V’é dove si vedono traccie di antiche pitture- Girando per la Città entrassimo sotto una volta per esaminare certi fregi scolpiti su di una vecchia casa- Tosto venne un arabo in camicia e turbante bianco, che c’investì gridando, e strapazzando ch’eravamo sul proibito, che ci avessimo subito a ritirare etc.etc.- Invano gli osservammo che non eravamo in vista del tempio, né sulla terra consagrata di esso.- Egli infieriva- Allora lo strapazzassimo noi, e gli risimo in faccia poi lo lasciammo calmarsi in solitudine- Non è permesso ai Cristiani di avvicinarsi al tempio di Salomone- Il Principe di Goinville vi entro’, ma accompagnato da un battaglione di soldati Turchi, che appena bastavano a mantenere il popolo- Rientrati in Città il nostro Cicerone ci portò in casa sua, ci diede da bere, e da mangiare, e ci offrì i suoi servizi per vedere Gerusalemme-Prendiamo appuntamento per venerdì – è arrivato l’altr’ieri da Beyruth per Giaffa il D.re Villemain Francese stabilito a Damasco- Egli ci chiese di visitare nella compagnia nostra le meraviglie interne ed esterne di Gerusalemme e quindi di accompagnarci sino a Damasco- Sarà una compagnia aggradevole.-